Marco Matteoni risponde alle domande dei giornalisti

Marco Matteoni risponde alle domande dei giornalisti

Marco Matteoni, presidente di Edilizia Confartigianato Imprese Roma, è stato intervistato da “Il Tempo e da Affariitaliani.it.
Si riportano di seguito le due interviste:

IL TEMPO
15/04/2016 06:04

L’INTERVISTA

“Il Codice appalti va migliorato”

Parla Marco Matteoni, presidente di Edilizia Confartigianato Imprese Roma

Dopo una lunga gestazione, il nuovo Codice degli appalti dovrebbe essere approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Si tratta di una riforma vista con interesse da Marco imageMatteoni, presidente di Edilizia Confartigianato Imprese Roma, associazione che martedì 19 dedicherà al tema un seminario intitolato «Nuovo codice appalti: impatto con l’artigianato e le Pmi». Matteoni però ha delle raccomandazioni in merito all’attuazione delle nuove norme.

Presidente Matteoni, come giudica la riforma nel suo complesso?
«Si tratta di un’opportunità da non gettare alle ortiche. I cambiamenti che introduce, in primo luogo l’introduzione della soft law al posto delle vecchie regole, e la celerità della loro entrata in vigore non devono vanificare il miglioramento delle condizioni apportate alle piccole imprese».

Cosa ritiene sia necessario fare perché ciò non avvenga?
«Innanzitutto serve che sia previsto un adeguato regime transitorio per traghettare il mercato dei contratti pubblici alle nuove regole, scongiurando così confusione e rallentamenti nella gestione degli appalti. Poi c’è appunto il ruolo dell’Anac, importantissimo. A mio avviso è necessaria la consultazione delle Organizzazioni di rappresentanza dell’artigianato e delle piccole imprese da parte dell’authority di Raffaele Cantone, che deve emanare gli atti di attuazione del nuovo Codice, e nella future Cabina di Regia dovrebbero trovare posto anche i rappresentanti delle micro, piccole e medie imprese. Per questo vorremmo che l’Anac ci incontrasse al più presto. Anche perché mi pare che il testo del decreto legge sia permeato da un pregiudizio in base al quale le imprese sono per lo meno poco serie, e nulla si sospetta della controparte. Ma nella corruzione abbiamo un corruttore e un corrotto. A noi piacerebbe che i principi di legalità, trasparenza e lotta alla corruzione si declinassero da ambo le parti».

In ogni caso avete vinto la battaglia contro il massimo ribasso.
«Sì, ma non del tutto. Va detto che i criteri di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa dovranno essere oggettivi e non discriminatori. Così come lineari e oggettivi dovrebbero essere i riferimenti che privilegino le imprese cosiddette a Km zero, principio fondamentale per le piccole imprese presenti sul territorio, che purtroppo è uscito dal decreto legislativo approvato dal Governo ed è finito derubricato in modo quasi impalpabile tra i criteri di aggiudicazione».

Insomma la difesa degli interessi delle Pmi resta al centro della vostra azione.
«Senza dubbio, ma anche in modo fattivo oltre che di rappresentanza. Tant’è che come Confartigianato abbiamo predisposto due nuovi servizi gratuiti per i nostri associati. Uno, online, è il Servizio informativo gare: cioé una pagina web in cui vengono pubblicate dal martedì al sabato mediamente cento nuove segnalazioni di gare al giorno, oltre a decine di esiti e news operative importanti. L’altro, il Servizio consulenza gare, è uno sportello di assistenza alla partecipazione alle gare garantito dai nostri collaboratori presso l’Ufficio Gare di Confartigianato Imprese Roma all’Eur. Credo che l’esperienza e la professionalità di una struttura che assiste nelle procedure di gara le sue centinaia di aziende ed elabora per le stesse decine di migliaia di gare l’anno abbiano un certo valore».

Luigi Frasca

 

AFFARITALIANI.IT
Venerdì, 20 maggio 2016 – 15:09:00

Roma, “Il problema non sono le buche ma i posti di lavoro”

Nuvola e nuovo stadio: Confartigianato: “Sono belle realtà”

di Luigia Luciani

Elezioni, emergenza Roma, legalità sicurezza, promesse degli aspiranti sindaco e un tema fondamentale: il lavoro. Chiunque a Roma dovesse diventare il nuovo sindaco, stadio-romadovrebbe confrontarsi con un grande tema: la crisi dell’occupazione. I dati sulla mancanza di lavoro preoccupano soprattutto per i numeri nel comparto dell’edilizia. Cosa fanno i sindacati e le associazioni di settore? Quali idee e progetti propongono? Sono a favore di grandi opere, seppur private, che possano garantire nuova occupazione? Affaritaliani.it lo ha chiesto a Marco Matteoni, presidente di Confartigianato imprese.

Presidente Matteoni a che punto siamo con la crisi nel settore edile?
“Da quando la crisi economica nel 2008 ha investito l’Italia, prima ci hanno rimesso i piccoli e medi imprenditori, quelli che per intenderci giravano col furgoncino. Dall’inizio del 2016 invece stiamo assistendo  al dimezzamento su Roma delle grandi imprese. Annaspano  pure i grandi nomi, quelli tenuti a galla dalle banche. Banche che soffrono, va detto, di miopia congenita…”

Quindi come si va avanti? Le Associazioni di categoria che fanno?
“Purtroppo stiamo parlando di un dialogo tra sordi sia col Governo centrale sia con le amministrazioni locali.  Il 90% delle imprese edili conta solamente fino a 5 dipendenti. E’ questo il tessuto infettato. A Roma i “palazzinari” hanno fatto il bello e il brutto tempo,  però hanno anche contribuito a far marciare l’economia. I presidenti di categoria battono i pugni sul tavolo e allo stesso tempo chiedono soldi all’amministrazione. Si tratta di una grossa contraddizione, come quando si costruiscono  migliaia di alloggi che restano sfitti e poi le infrastrutture rimangono quelle degli anni ’40…”.

Se con l’amministrazione pubblica stiamo messi così allora la strada per far tornare gli operai nei cantieri resta il privato. Lo stadio della Roma a Tor di Valle, se l’iter dovesse completarsi in Regione, sarebbe ossigeno puro per il settore non crede? E prima ancora andrà a regime la nuvola di Fuksas che ha già impegnato 500 edili.
“Bellissime cose, bellissime realtà per Roma soprattutto se i fatti decantati venissero mantenuti. Siamo sotto campagna elettorale… semmai ci prendiamo un caffè alla fine dei giochi e vediamo come è andata.”

Mi pare di capire che lei abbia poca fiducia nella politica… Guardando i candidati che corrono per la poltrona di sindaco oggi, lei  che pensa?
“La verità è che non ci sono più i politici di un tempo. Il problema non sono le buche, ma i posti di lavoro. A nessuno interessa realmente la questione. Sono tutti ingessati e fintamente simpatici, ma la colpa non è solamente loro. La colpa  è anche di noi imprenditori. Io ci manderei gli operai a trattare con la pubblica amministrazione ad esempio!”

In che senso?
“Vede, l”edilizia romana è alla terza/quarta generazione e dalla prima nessun imprenditore è più sceso in cantiere. Bisogna riconoscerlo l’odore della calce. Dopo Mafia Capitale tutto è fermo, inchiodato, paralizzato. Servono tavoli di concertazione intorno ai quali siedano persone capaci e competenti. Il potere di trattare va dato a chi è in grado di sbattere i pugni sul tavolo.”

Un’ultima cosa…Che ne pensa del nuovo codice degli appalti?
“Che è stato scritto da burocrati con mentalità burocrate. Io le mele le compro dove dico io”.

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